Commento al vangelo della V domenica di Pasqua
Nella quinta domenica di Pasqua dell’anno B leggiamo un passo del discorso della vite e dei tralci, dal capitolo 15esimo di Giovanni, dove è molto frequente la presenza del verbo menein, cioè rimanere, dimorare.
Se mettiamo questo verbo in relazione alla domanda dei primi due discepoli al capitolo primo (“Rabbì, dove dimori?”) e lo traduciamo allo stesso modo con “dimorare”, otteniamo una luce particolare su ciò che Gesù ci rivela: ci sta dicendo dove davvero abita e dove lo possiamo trovare per stare tutto il giorno con lui.