Commento al vangelo della XXVII domenica
È la seconda parabola che Gesù dice a capi dei sacerdoti e anziani del popolo. Ma naturalmente interessa anche a noi e al nostro oggi.
È la seconda parabola che Gesù dice a capi dei sacerdoti e anziani del popolo. Ma naturalmente interessa anche a noi e al nostro oggi.
Guardo con tenerezza l’immagine di Maria scelta per illustrare questa litania.
La clemenza: caratteristica così dolce della sua personalità.
E mi viene in mente che le litanie lauretane concorrono nella loro ricchezza e nella loro varietà, a delineare la ricchezza immensa dei doni della persona di Maria, nostra madre.
Nel commentare il vangelo della XXVI domenica dell’anno A, che si celebra il 27 settembre 2020, mi soffermo a inquadrare nello sviluppo narrativo del vangelo di Matteo la parabola dei due figli che il padre cerca di mandare a lavorare nella sua vigna ottenendone due risposte opposte ed entrambe non vere alla prova dei fatti.
Questo mi aiuta a entrare poi nel vivo del commento del brano.
Abitualmente le immagini che accompagnano i miei brevi commenti alle litanie lauretane su Maria con te, sono riproduzioni di quadri.
In questo caso invece è la statua della “Virgo Potens” nel santuario di nostra signora della Misericordia e San Lorenzo, a Sestri Ponente.
Domenica 20 settembre nella domenica 25esima del tempo ordinario (A) leggiamo una parabola presente solo nel vangelo di Matteo, quella del compenso di un denaro per tutti i lavoratori della vigna, anche quelli dell’ultima ora.
La lode è una modalità della preghiera rivolta a Dio, o a Maria o ai santi ed è anche un bellissimo modo umano di esprimere gioia, gratitudine e apprezzamento sincero nel contemplare le qualità di una persona.
La lode per Maria raduna in sé entrambi gli aspetti.
Nell’ambito del cosiddetto discorso ecclesiale o comunitario di Gesù, come si definiscono i discorsi del Vangelo di Matteo che leggiamo nel cap. 18, dopo il discorso sulla correzione fraterna e quello sulla preghiera unita dei fratelli al Padre, che abbiamo letto domenica scorsa, nella ventiquattresima domenica del temo ordinario dell’anno A, il prossimo 13 settembre, leggiamo una parabola sul perdono, da meditare e vivere “se il mio fratello commette colpe contro di me”.
Ho scoperto che dicendo a Maria il complimento di questa litania, dichiariamo una dimensione che è propria dell’amore filiale e dell’amore sponsale.
Il Vangelo che si legge domenica 6 settembre, domenica XXIII dell’anno A, è il suggestivo e arduo passo sul come gestire le colpe del fratello nella comunità ecclesiale, da meditare spesso per cercare di viverlo.
Ecco il mio breve commento alla litania “Vergine prudentissima” sul numero del 6 settembre di Maria con te.
La prudenza è una virtù bellissima e a volte poco conosciuta nel suo vero significato.