Oggi abbiamo vissuto a Milano – e non solo – il primo giorno di maggiori restrizioni: possibilmente rimanere a casa ed evitare ogni contatto per evitare il propagare del virus.
Dagli ospedali ci giungono messaggi di grande difficoltà di medici, infermieri e personale sanitario e l’angoscia di non riuscire a seguire tutti i malati, e il timore che ciò vada peggiorando nei prossimi giorni.
Articoli
“Noi esuli figli di Eva”
Ero rimasto un po’ indietro nel pubblicare sul mio blog gli articoli che scrivo su Maria con te.
Adesso rimasto con meno lavoro a causa del Coronavirus, posso correre ai ripari e in questo modo mandarvi idealmente, se riesco ogni giorno, un piccolo ricordo da parte di Maria.
“A te sospiriamo”
A Milano oggi abbiamo ricevuto indicazioni molto restrittive dal Governo per evitare di diffondere i contagi del Coronavirus, anche come preti cominciamo a sentire notizie di altri sacerdoti colpiti dalla positività al virus a Milano e nella bergamasca.
Riceviamo anche indicazioni più restrittive, ad esempio non si celebrano funerali, battesimi e matrimoni.
Si porta il fedele defunto alla sepoltura, benedicendo il luogo della sepoltura, ma le esequie verranno celebrate a emergenza finita.
Le confessioni non nei confessionali, ma in luoghi aperti a distanza di sicurezza.
E continuano le indicazioni per la messa senza popolo presente e la cancellazione di ogni incontro previsto precedentemente, la chiusura degli oratori.
Con Gesù nei sentieri di Quaresima
Il 1° marzo 2020 è stata la prima domenica di Quaresima.
Nel rito ambrosiano comincia questo periodo forte, che nel rito romano è già iniziato mercoledì con l’imposizione delle ceneri, dove si è potuto celebrare la Messa.
Studi Cattolici nel numero di febbraio pubblica un mio articolo che unisce i quattro luoghi in cui ci conducono i Vangeli nelle prime quattro domeniche di Quaresima ad incontrare Gesù, secondo il rito romano. Tre di questi vangeli vengono letti anche nel rito ambrosiano.
Sono ancora cristiano?
Commento al Vangelo della settima domenica del tempo ordinario
Mt 5,38-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”.
Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Guardare con amore
Commento al Vangelo della sesta settimana del tempo ordinario A
Mt 5,17-37
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. (…) Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. (…) Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».
Non rimanere nella saliera
Commento al Vangelo della quinta domenica del tempo ordinario A
Mt 5,13-16
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra;ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
E se una spada ci trafigge l’anima
Commento al Vangelo della Presentazione del Signore (2 febbraio)
Nella quarta domenica del tempo ordinario, che quest’anno cade il 2 febbraio, si celebra La Presentazione di Gesù al tempio, 40 giorni dopo la sua nascita.
Lc 2,22-40
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. (…)
Vide i fratelli e il loro padre
Commento al Vangelo della terza domenica del tempo ordinario (A)
Nella terza domenica del tempo ordinario (anno A) leggiamo l’inizio della predicazione di Gesù e la chiamata dei primi discepoli.
Mt 4,12-23
Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali (…) Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.
Con Gesù è cambiato tutto
Commento al Vangelo della seconda domenica del tempo ordinario (A)
Nella seconda domenica del tempo ordinario si legge la versione del vangelo di Giovanni del Battesimo di Gesù, nella testimonianza dal Battista.
Gv 1,29-34
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».