Commento al Vangelo, Quaresima e Pasqua

Io sono la porta delle pecore

Gerusalemme, Porta de leoni o di Santo Stefano, vicino a dov'era un tempo la porta delle pecore

Commento al Vangelo della IV domenica di Pasqua (anno A)

Gesù si presenta come la porta delle pecore attraverso la quale si entra nell’ovile o si esce per andare al pascolo. E si contrappone ai ladri e ai briganti che non passano dalla porta ed entrano per rubare, uccidere e distruggere. Lui invece vuole dare la vita e in abbondanza.

Commento al Vangelo

Tommaso come noi

Icona di San Tommaso Apostolo (particolare), Laboratorio del gruppo vocazionale "Casa S.Andrea" del Seminario di Padova

Seconda domenica di Pasqua (Anno A)

Il Vangelo che si legge nella messa della seconda domenica di Pasqua o domenica della misericordia, che conclude l’ottava di Pasqua che abbiamo vissuto nella liturgia come se fosse un unico giorno di Pasqua, riporta l’apparizione di Gesù nel cenacolo la sera del primo giorno dopo il sabato, e la seconda apparizione rivolta in particolare a Tommaso sempre nella stesso luogo, otto giorni dopo. 

Commento al Vangelo, Quaresima e Pasqua

Leggere il Vangelo di Lazzaro in piena pandemia

Commento al Vangelo della quinta domenica di Quaresima (anno A)

Dall’ultimo dopoguerra, mai forse il vangelo della morte e risurrezione di Lazzaro è stato letto, dalle nostre parti, in un clima così vicino alle circostanze di quell’episodio.
Anche se la malattia di Lazzaro non dipese da epidemia, per ciò che sappiamo, ma la sua morte per malattia rapida e mortale è esperienza molto diffusa in molte famiglie oggi, a causa della pandemia in corso.
Avevo scritto questo commento mesi fa e ho cercato di attualizzarlo applicandolo al nostro oggi.

Commento al Vangelo, Quaresima e Pasqua

Alla piscina di Siloe

El Greco, Guarigione del cieco nato, 1570-76, Parma, Galleria Nazionale

Commento al Vangelo della quarta domenica di Quaresima (anno A)

Nella quarta domenica di Quaresima (anno A) leggiamo nella Messa il Vangelo del cieco dalla nascita guarito da Gesù alla piscina di Siloe.
Lungo e per certi versi angosciante brano del Vangelo se lo leggiamo sottolineando l’incredulità, la prepotenza e il sopruso della libertà da parte di farisei, sinagoga, opinione pubblica e chiacchiere di strada.

Commento al Vangelo, Vangelo della domenica

Sono ancora cristiano?

Commento al Vangelo della settima domenica del tempo ordinario

Mt 5,38-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”.
Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Commento al Vangelo, Vangelo della domenica

Guardare con amore

Commento al Vangelo della sesta settimana del tempo ordinario A

Mt 5,17-37
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. (…) Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. (…) Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».