Sorpresi dall’amore. Incontri personali con Cristo – Secondo capitolo
“La donna è sempre più sorpresa di come quel dialogo, improvviso come un sogno, l’abbia catturata, ma non domanda per rifiutare o confutare; piuttosto per capire, per sapere. Timorosa e speranzosa. L’animo è pronto per una rivelazione più profonda. Gesù le spiega: hai ragione tu, donna, sto parlando di un’acqua diversa. Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò non avrà più sete in eterno”.
Questa è la registrazione della trasmissione a Radio Maria del 16 luglio 2020 nella quale ho letto e commentato la seconda parte del capitolo “Ma lo terrò a bada” del libro Sorpresi dall’amore.
Andrea, mi permetto alcune sottolineature.
La samaritana è una donna impura perché vive con un uomo che non è suo marito. Per i Giudei praticanti non si dovrebbe nemmeno rivolgerle la parola. Anche per i Giudei c’era più gioia in cielo per un peccatore pentito che per 99 giusti che non hanno bisogno di conversione; ma doveva essere pentito, altrimenti, riceverlo e mangiare con lui, rendeva impuri e impossibilitati ad accostarsi a Dio. Cioè bisogna essere perfetti e puri per accostarsi a Dio. Gesù dialogando con la samaritana stravolge questa concezione teologica: non è necessario essere perfetti per accostarsi a Dio; anzi Dio stesso cerca di avvicinarsi ai peccatori. Alcune concezioni teologiche oggi sono più vicine alla posizione dei farisei che a quella di Gesù; per esempio l’obbligo di confessarsi prima di comunicarsi, perché bisogna essere perfetti prima di accostarsi a Gesù. Dovrebbe essere l’inverso: accostarsi a Gesù per avere la forza di pentirsi e convertirsi.
Ottima la tua osservazione sul versetto: “i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità” in cui dici che con queste parole Gesù elimina la separazione fra sacro e profano. Chiunque può pregare anche fuori da un luogo sacro: al lavoro, in viaggio ecc..
Gesù però dice ancora di più quando dice: “Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte (santuario del Garizim) né a Gerusalemme (il Tempio) adorerete il Padre. Cioè afferma che i santuari e i templi non sono più luogo di adorazione; è la distruzione dei templi. Di questo sarà accusato al suo processo; per questo Stefano sarà lapidato: “L’Altissimo non abita in costruzioni fatte da mano d’uomo, come dice il profeta (At. 7, 48).
Quando definisci la samaritana: apostolo fai un’affermazione sensazionale e interpreti esattamente il pensiero dell’evangelista. Il problema che si dibatte oggi nella chiesa sulla possibilità del sacerdozio alle donne non è un problema pastorale, ma di obbedienza al vangelo che afferma una parità tra uomini e donne ad accedere a tutti i ministeri.