Senza categoria

LA VERITA’ E’ UN AMORE CHE SCATURISCE DAL CUORE, di don Valentino Guglielmi

Oggi 5 ottobre 2015 don Valentino Guglielmi compie tre anni della sua nascita al cielo. Posto qui accanto la foto dell’interno della parrocchia di Sant’Eufemia a Verona. Nella canonica di questa chiesa il Signore lo chiamò a concludere la vita terrena, il mattino di quel giorno, mentre si alzava per andare a celebrare la Messa. Là in fondo, sulla sinistra, c’era il suo confessionale, e lì accanto la cappella dove per tre giorni fu visitato e vegliato. Lo ricordiamo con questo suo folgorante scritto sulla verità e la libertà. Ti lasciava proprio così a bocca aperta, senza parole. Andava più in là, ti sorprendeva. Preghiamo per lui e lui ci benedica, e ci prenda un po‘ in giro,  dal cielo.



VERITA’ LIBERTA’
04. 10. 18

“Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. (Giov 8, 32).
La verità non è completa là dove è solo oggettivata in formule dogmatiche né la verità delle formule dogmatiche fa liberi. La verità è lui, Gesù Cristo.
Parrebbe, secondo una certa opinione, che la verità possa essere codificata e scritta sulle pietre o sul bronzo ed esposta come un proclama anonimo, al quale tutti dovrebbero ispirarsi. Questa è solo la camicia della verità. Potrà essere una camicia di buona qualità o scadente, ma sempre solo una camicia. La verità oggettivata in formule, analoga alla legge morale, è anonima. Alla maniera di quanto è definito su tavole di pietra non conosce il suo interlocutore, non contiene nessun messaggio di me che la leggo. Non può permettersi il dialogo, perché non ha niente da mettere in discussione. Se lascia cadere un punto si smaglia come una calza e si vanifica tutta.
La verità è un amore che scaturisce dal cuore di una persona, la quale ti propone in modo non equivocabile: ”Ti amo”. Nessuno al tuo posto può dargli risposta. O ti consegni esponendoti al rischio o ti scordi l’avventura.
Vedere la bellezza di quanto Dio ha creato negli occhi di ogni persona che incontri e vedere la bellezza degli occhi del suo archetipo: Gesù Cristo.
Ad accendere la luce è lo Spirito Santo, Dio al femminile, il quale ti illumina ogni viso come a Pentecoste in dispertitae linguae e ti da coraggio perché tu creda alla bellezza  che ti ha acceso gli occhi e ti lasci affascinare.
Il suo modo di operare è di tale grazia da lasciare a te il convincimento che sei tu il protagonista della ricerca. Saprai che le persone e le cose sono tue, anzi sono te stesso.
Anche la bellezza guastata dal peccato mantiene il suo fascino, perché sempre capace di riscatto e di restauro. L’amore gratuito rigenera.
A te tocca la fatica di salire. Sei come colui che cammina nella nebbia. Arrampicati con ogni mezzo fino a che riesci a mettere la testa fuori dalla nebbia. Solvitur in excelsis. L’enigma si scioglie più in alto.
La verità dello spessore metafisico deve trovare riscontro nella capacità di amare di colui che la ricerca. Sono tre i livelli dell’ascesi verso la libertà che fa liberi. La castità, che permette di vedere nitidamente le forme, i colori e la luce. Il distacco, che ti  colloca al posto giusto per accorgerti che la bellezza delle cose precede l’idea che te ne sei fatto, la tua idea si misura sulla bellezza reale. Infine l’umiltà, che ti fa stare al tuo posto, là dove non sei migliore di nessuno e dove ha fondamento l’audacia. Serve infatti audacia per spingerti oltre il limite delle tue sicurezze soggettive che di solito sono fissate dalla linea del mi piace o non mi piace.


La codificazione delle formule e la precedenza della legge morale sulla carità diventano strumenti di affermazione personale o di un gruppo elitario e fondano il fariseismo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *