Sorpresi dall’amore. Incontri personali con Cristo – Terzo capitolo
“Nicodemo è capo dei giudei, fariseo, ed è colpito da ciò che Gesù fa e dice. Va da lui di notte, per non essere notato, per non creare scompiglio, per essere più libero. Va da solo. Il suo interesse è personale anche se all’inizio si nasconde nel plurale: sappiamo che sei un maestro venuto da Dio.”.
Così inizia il capitolo “Nascere da Dio” di Sorpresi dall’Amore dedicato a Nicodemo.
Dopo il rude pescatore e la donna samaritana dalla vita complessa, ecco l’intellettuale coerente con il sistema dominante che incontra Gesù.
1) “Rabbi sappiamo che sei un maestro” (v. 2). Nicodemo precisa che lui si distingue dalla maggioranza dei capi Giudei, che non riconoscevano questo titolo a Gesù e per questo non riconoscevano autorità al suo insegnamento, né il potere di nominare qualcuno “maestro”. E’ in polemica con questo giudizio a lui contrario che Gesù pronuncerà la formula prescritta dalla Mishna per la nomina di qualcuno ad essere “maestro/rabbi”: “tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli ecc….” in favore di Pietro (Mt. 16, 19) e in favore di tutti i suoi discepoli, di cui facevano parte anche delle donne (Mt. 18, 18).
2) “noi testimoniamo di quel che abbiamo veduto” (v. 11). Cosa ha visto ? dove e quando? I vangeli ci danno la risposta: ha visto le verità celesti durante le sue visioni, la prima delle quali è quella al suo battesimo. Lo riconosce anche S. Tommaso d’Aquino, che nella sua summa teologiae ( III a, q. 9, art.1, ad 1°; IIIa, q. 10, a. 4, corp.) afferma che Gesù, senza le visioni, sarebbe stato Dio senza saperlo. (per approfondimenti: F. Dreyfus; Gesù sapeva di essere Dio?; acquistabile su Amazon euro 8)
Molto appropriato e interessante.