Anna Maria Trevisan, Non si fa pregare |
Nella domenica XXXII del tempo ordinario, anno B, leggiamo l’episodio del profeta Elia nutrito dalla povertà della vedova di Sarepta. Quella donna generosa offre le ultime gocce del suo olio e l’ultima manciata di farina per fare una focaccia per il profeta, e Dio premia la sua ospitalità generosa facendo sì che quell’olio e quella farina non venissero meno per tutto il tempo della carestia. Questo passo mi ha portato a riflettere sull’ospitalità di Gesù e della famiglia di Nazareth, dalla casa sempre ospitale e aperta. Il primo gesto di Gesù, nel Vangelo di Giovanni, anzi le prime parole, sono un invito a casa sua: venite e vedrete.
Qui sopra l’acquerello di Anna Maria Trevisan, pubblicato sul mio libro Sorpresi dall’Amore, proprio ad illustrare il racconto di quell’episodio (Non si fa pregare): Gesù presenta sua madre, nella sua casa, ai due nuovi arrivati.
Meraviglioso e commovente